Il nuovo tecnico giallorosso si presenta ai suoi tifosi: «C’è molto lavoro da fare, vogliamo arrivare a vincere dei titoli»

«Voglio e devo ringraziare i tifosi per la reazione al mio ingaggio è stata eccezionale. Mi sono sentito subito in debito per questa accoglienza, davvero emozionante». José Mourinho ha aperto così, ringraziando anche il club, la conferenza stampa di presentazione sulla Terrazza Caffarelli, in Campidoglio. Un evento atteso dai fans della Roma da molte settimane. «Non sono qui per la città perché non sono in vacanza», ha assicurato lo Special One, dichiarando di credere molto nel progetto del club giallorosso, a digiuno di successi da moltissimo tempo: la Roma non vince un trofeo dal 2008. «Non possiamo scappare da questo, è la verità. Così come è la verità che abbiamo chiuso 16 punti dietro il quarto e 29 dietro la prima. Vogliamo capire perché», ha dichiarato Mourinho, anche lui “a secco” di successi da qualche anno: lo Special One non conquista un titolo dal 2017 (una coppa di Lega inglese con il Manchester United). C’è voglia di riscatto, ma ci vuole «tempo»: «tempo è una parola chiave, quando ho incontrato i Friedkin», ha sottolineato Mourinho. «Ma se possiamo accelerare questo processo meglio. Voi parlate sempre di titoli, noi di tempo, progetto e lavoro. Poteva essere una promessa troppo facile, ma la realtà è un’altra roba. I titoli arriveranno, la proprietà vuole arrivare lì e restare lì. È facile vincere e poi magari non avere i soldi per gli stipendi», ha concluso.