La fine di un dogma. Dopo 18 anni l’obiettivo non è più inflazione “inferiore ma prossima al 2%”

C’era molta attesa per i verbali della riunione della Banca Centrale Europea e alla fine l’annuncio è arrivato: il Consiglio direttivo dell’Eurotower ha deciso di cambiare strategia di politica monetaria. Ad annunciarlo è stata la presidente della BCE, Christine Lagarde, in una nota. «Sono lieta di annunciare – si legge – che il Consiglio direttivo ha approvato ieri la nuova strategia di politica monetaria della BCE. Pur dando per scontato il mandato principale della Bce di stabilità dei prezzi, la revisione ci ha permesso di mettere in discussione il nostro pensiero, impegnarci con numerose parti interessate, riflettere, discutere e raggiungere un terreno comune su come adattare la nostra strategia». Dopo 18 anni dalla strategia adottata nel 2003, quando l’obiettivo era di avere un’inflazione vicina ma inferiore al 2% nel medio termine, a partire dal 22 luglio il bersaglio nel mirino della politica monetaria sarà quello di raggiungere un obiettivo di inflazione “simmetrico” del 2% nel medio termine. Ciò sta a significare che «scostamenti negativi e positivi dell’inflazione dall’obiettivo sono ugualmente inopportuni» e in quanto tali vanno affrontati. «Quando l’economia opera in prossimità del limite inferiore per i tassi di interesse nominali – spiega la BCE – , è necessaria un’azione di politica monetaria particolarmente incisiva o persistente per evitare che le deviazioni negative dall’obiettivo di inflazione si radichino». «Ciò – avverte – può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo.