Secondo i numeri forniti dal ministro del lavoro, Andrea Orlando, soltanto il 30% dell’amianto presente in giro per il Paese è stato correttamente stoccato; ciò vuol dire che la restante parte continua ad inquinare abitazioni e, soprattutto, luoghi di lavoro, con tutto quello che ne consegue in termini di rischio di malattia professionale. Sono anni che Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche all’interno degli organismi preposti, continuano a sollecitare un grande piano nazionale di bonifiche.