Fino al 2,6% del prodotto interno lordo fra spese sanitarie, pensioni e altre voci

Un peso enorme che va anche al di là del semplice dato finanziario. il ministro del lavoro, Andrea Orlando, quantifica il peso degli infortuni sul lavoro in rapporto al prodotto interno lordo nella misura del 2,6% annuo, vale a dire circa 40 miliardi di euro di maggiori costi sanitari, previdenziali, assicurativi, amministrativi e giudiziari. Numeri enormi, peraltro cresciuti nel tempo nonostante l’introduzione prima del decreto legislativo 626/1994 e poi del testo unico 81/2008. Le statistiche presentate dall’esponente del Partito democratico non evidenziano una particolare correlazione fra l’andamento dell’economia e quello degli infortuni, mentre si rimarca una più stretta correlazione con la dimensione aziendale. Per Orlando, «gran parte degli incidenti mortali o gravi si verificano in aziende di non grandi dimensioni, con assetti di modeste dimensioni e con meno di 15 dipendenti». Particolarmente a rischio anche il settore degli appalti.