Nuovi dati rivelano che il vaccino Pfizer-BioNTech è «in maniera significativa» meno efficace nel prevenire i contagi causati dalla cosiddetta variante Delta, che in questa fase della pandemia rappresenta l’incognita più grande. A raccoglierli e poi diffonderli è stato il ministero della Sanità israeliano, analizzando la diffusione della variante in un Paese dove, durante la campagna vaccinale nazionale, sono state somministrate esclusivamente dosi del vaccino Pfizer-BioNTech (ad oggi il 57% degli israeliani ha completato il ciclo vaccinale e la percentuale sale all’88% tra quanti hanno oltre 50 anni). Lo studio conferma comunque che il vaccino protegge dai casi di infezioni più gravi e dall’ospedalizzazione: in questo caso, l’efficacia è del 93% contro il 98,2% di maggio. Secondo il ministero della Sanità israeliano, invece, l’efficacia nel prevenire casi sintomatici è diminuita del 30% circa, passando dal 94,3% registrato nel maggio scorso al 64% di giugno a fronte di una diffusione crescente della variante Delta, responsabile del 90% dei nuovi contagi scovati nel Paese, dove sono morte complessivamente 6.428 persone positive al coronavirus, dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il governo non esclude comunque l’introduzione di nuove misure restrittive.