Un marocchino di 35 anni, detenuto nel carcere di Paola (Cosenza) per reati di droga rapine, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per essersi reso responsabile di proselitismo per lo Stato Islamico. Secondo le attività di indagine avrebbe iniziato la sua ricerca di seguaci a Como, proseguendo anche nelle altre carceri dove era stato rinchiuso per gli stessi reati. Il tutto esaltando gli attentati dell’11 settembre 2001 e quello alla redazione di Charlie Hebdo, minacciando di uccidere gli italiani «tagliandogli la gola, cavandogli gli occhi e facendo la guerra». Avrebbe cercato di convincere altri detenuti a radicalizzarsi attraverso comportamenti intimidatori.  Nell’arco degli anni è stato detenuto a Pavia, Torino, Potenza, Agrigento, Palermo, Messina, Catania e Catanzaro.