L’Organizzazione mondiale della Sanità chiede di monitorare gli spettatori presenti alle partite

Il coronavirus continua a circolare in Europa: i vaccini ne hanno rallentato la diffusione e scongiurato moltissimi casi di infezione più gravi, ma le varianti – quella Delta, in particolare – rappresentano un’incognita troppo grande. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha invitato le autorità a tenere alta la guardia, monitorando gli spettatori presenti alle partite di Euro 2020, le più importanti delle quali (semifinali e finale) si disputeranno a Wembley, nel Regno Unito, dove la variante Delta è particolarmente diffusa. Secondo il programma attuale, alle semifinali e alla finale, il pubblico ammesso sarà pari al 75% della capienza massima. Al momento, la Uefa, l’organizzazione che governa il calcio europeo, non intende rivedere il piano, nonostante il pressing delle principali istituzioni europee. C’è «asimmetria» da parte di Londra «che impone restrizioni ai cittadini britannici che viaggiano in Ue, ma accetta una massiccia presenza di visitatori europei», ha osservato il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Immediata la replica della Uefa: «Le decisioni finali sul numero di spettatori che assisteranno alle partite e i requisiti di ingresso nelle nazioni ospitanti e negli stadi ricadono nella responsabilità delle autorità locali competenti, e la Uefa segue tassativamente tutte queste misure».