Emirates cede, nuovo fronte in vista dello sciopero nazionale del 6 luglio

L’astensione nazionale del trasporto aereo già in programma per il 6 luglio prossimo si arricchisce, purtroppo, di un nuovo fronte decisamente caldo. Proprio in queste ore, infatti, è arrivata la notizia che Emirates intende cedere il settore cargo, cosa fortemente contestata dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I sindacati contestano la decisione di cedere, a partire dal 1° luglio, la nuova società Cargo plus. Nell’immediato, la mossa di Emirates non avrà probabilmente effetti sui livelli occupazionali, ma per i dipendenti significa dover sopportare un taglio secco degli stipendi. Al personale, infatti, si applicherà il contratto collettivo del commercio e non quello più vantaggioso del trasporto aereo, venendo peraltro meno la copertura del fondo di solidarietà in un momento di forte tensione occupazionale. Una nuova vertenza che si aggiunge a quelle di Alitalia e di Air Italy. Il passaggio di proprietà di Alitalia sta diventando una operazione ad ogni giorno più complessa con un rimbalzo preoccupante fra Roma e Bruxelles ed un piano industriale che, oggettivamente, stenta a decollare. Situazione diversa in Air Italy, dove pesano le scelte manageriali sbagliate. Da ultima, ma non meno importante, la questione del rispetto dei contratti collettivi di lavoro da parte delle compagnie cosiddette low cost, con Ryanair in testa, anche se non è la sola.