A raccomandarlo è l’Ue, chiedendo di non limitarne l’uso ai viaggi

Usare il Certificato verde Covid-19, conosciuto anche come Green Pass, anche per consentire l’ingresso ai concerti, ai festival, a teatro o al ristorante. A raccomandarlo è l’Unione europea, alla vigilia dell’entrata in vigore del pass. «Il certificato verde Covid è uno strumento e raccomandiamo a tutti gli Stati membri di usarlo non solo per garantire la libertà di movimento» nell’Unione europea «ma anche per altre situazioni, come per andare ai concerti, ai festival, a teatro o al ristorante», ha detto il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, intervenendo nel corso di una conferenza stampa e sottolineando che la raccomandazione dell’Ue punta ad «evitare confusione e frammentazione». Tutti gli Stati membri sono pronti all’entrata in vigore del Certificato verde, ad eccezione dell’Irlanda vittima di un attacco hacker. Attualmente, secondo quanto riferito dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sono all’incirca 14 milioni gli italiani che hanno già scaricato il Green Pass, che in Italia può essere ottenuto da chi è guarito dal Covid-19 da meno di 6 mesi, da chi ha un tampone – molecolare o anti-genico – con esito negativo da meno di 48 ore e da chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino. A causa delle varianti, però, non sono escluse delle modifiche: «È verosimile che la variante Delta ci vedrà costretti a rimodulare il Green pass, rilasciandolo dopo la seconda dose di vaccino: ma è presto per dirlo, aspettiamo ancora i dati di una o due settimane», ha anticipato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.