Sono ben 22.692 le imprese del settore della ristorazione che nel corso del 2020 hanno chiuso i battenti, non riuscendo a sopravvivere ai pesanti effetti della pandemia e della misure restrittive. Un periodo difficile in cui sono nate solamente 9.207 nuove imprese. Sono solo alcuni dei numeri catastrofici contenuti nel Rapporto 2021 dell’Osservatorio Ristorazione dell’agenzia Ristoratore Top, in cui elabora dati di Istat, Censis e associazioni di categoria del settore, come Fipe, Coldiretti e Federlaberghi. Dal punto di vista del volume d’affari, il comparto ha registrato una flessione del fatturato del 40% rispetto al 2019, anno in cui si registrò un record per la spesa alimentare fuori casa.

… E DEI CONSUMI IN GENERALE

Ben 126 miliardi di consumi in meno, con un calo in termini percentuali di 11,7 punti. È quanto certificato dalla Confcommercio che ha parlato del peggio dato dal secondo dopoguerra. Un risultato sul quale ha pesato il calo del 60,4% della spesa dei turisti stranieri (-27 miliardi di euro). A livello pro capite la riduzione è stata in media di oltre 2.000 euro rispetto al 2019, una flessione che ha riporto la spesa degli italiani ai livelli del 1995. Le aree più colpite del Paese sono state il Centro ed il Nord (con il Veneto e la Valle d’Aosta ha riportare le perdite più pesanti), mentre il Sud è stato penalizzato in misura minore.