Rendite erogate

Al 31 dicembre 2020, ultimo dato disponibile, l’Inail erogava poco meno di 566mila rendite per disabilità da lavoro con una netta prevalenza della componente maschile (quasi 484mila rendite contro le 82mila delle donne). La disabilità motoria è quella maggiormente presente (288mila rendite); a seguire troviamo le 117mila rendite per disabilità psico-sensoriale. La disabilità cardio-respiratoria riguarda oltre 28mila unità. Guardando all’incidenza per macroregioni, il centro con 11,79 casi ogni mille abitanti è al primo posto, davanti al nord-est (10,8 casi). Le regioni con incidenza maggiore sono l’Umbria (20,87) e le Marche (16,96), mentre in coda si posizionano Lazio e Campania (6,5).

Infortuni e malattie professionali

Nel complesso, 412mila rendite erogate dall’Inail riguardano un livello di disabilità medio, vale a dire compreso l’11 e il 33%. La disabilità grave, riferita ad una percentuale fra il 34 e il 65%, si riscontra in 133mila casi, mentre la disabilità molto grave (dal 67 all’80%) ritorna in 15mila unità. La disabilità assoluta riguarda 5.300 persone, pari a circa il 9,4% del totale. Oltre un quinto delle rendite è collegabile alle malattie professionali. L’incidenza sale al 29% nell’industria e nei servizi, mentre scende all’11% nell’agricoltura. La disabilità psico-sensoriale e cardio-respiratoria incide sul versante delle malattie professionali, in tutti i settori produttivi considerati.