Accordo valido fino al 31 dicembre 2023 con incremento medio di 110 euro

Un accordo sicuramente importante per i contenuti e perché riguarda una delle aziende motore del Paese, Poste italiane, chiamate, peraltro, a dare un enorme contributo in termini di innovazione nella fase di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il contratto collettivo di lavoro per i dipendenti del gruppo Poste italiane, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali di categoria, ha valenza fino al 31 dicembre 2023 e prevede un aumento complessivo medio mensile di 110 euro, al quale si aggiunge una una tantum quale recupero per il biennio 2020-2021. Anche al netto dell’incremento medio mensile, peraltro più alto rispetto ai recenti rinnovi, l’accordo si caratterizza comunque per diversi altri elementi di rilievo. Fra gli elementi interessanti, sicuramente la particolare attenzione riposta verso il lavoro in modalità agile, aspetto che si connette direttamente al processo di digitalizzazione in atto. Importante anche la conferma del piano di assistenza sanitaria integrativa in favore di tutti i dipendenti. La stessa azienda ha parlato di «confronto responsabile e costruttivo» con le organizzazioni sindacali cosa che «pone, nell’anno segnato dalla pandemia, solide basi per affrontare le nuove sfide del mercato». Insomma, una azienda che prova a competere sui mercati, puntando sulle relazioni industriali, anche in un’ottica di ricambio generazionale.