Domani ultima edizione della testata pro-democrazia

Il giornale pro-democrazia di Hong Kong, Apple Daily, pubblicherà domani la sua ultima edizione. L’annuncio era nell’aria. Poche ore prima, infatti, il consiglio di amministrazione della testata aveva reso noto che l’ultima edizione sarebbe uscita «non più tardi di sabato». Poi la decisione, «tenendo conto della sicurezza del personale», di «cessare le attività immediatamente dopo la mezzanotte». Nei giorni scorsi la polizia di Hong Kong aveva fatto irruzione negli uffici dell’Apple Daily, arrestando cinque dirigenti in base alla legge sulla sicurezza nazionale cinese, tra i quali il redattore capo Ryan Law. Lo storico editore Jimmy Lai è in carcere da fine 2020, quando è stato condannato a 20 mesi di carcere per manifestazioni non autorizzate e in attesa di un nuovo processo, anch’egli per violazione della legge sulla sicurezza nazionale. Stamattina all’alba, invece, è stato arrestato uno dei più noti editorialisti del giornale, il 55enne Yeung Ching-kee, che però scrive con lo pseudonimo di Li Ping, sospettato di «collusione con forze straniere per mettere in pericolo la sicurezza nazionale». Anche la versione online della testata cesserà le pubblicazioni. Il quadro si era compromesso nelle ultime ore: alcuni dipendenti del gruppo si erano dimessi allo scopo di evitare incriminazioni, in più le autorità avevano congelato beni per 1,8 milioni di dollari, un duro colpo per il giornale. Che era ormai diventato l’unico giornale critico del governo locale e del regime cinese.