Così l’Unesco, sottolineando che la colpa è dei cambiamenti climatici

La Grande barriera corallina australiana va inclusa nell’elenco dei siti patrimonio dell’Umanità considerati «in pericolo» a causa dei cambiamenti climatici. A raccomandarlo è l’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, sollecitando il governo australiano ad «accelerare su ogni possibile fronte» per combattere il riscaldamento globale. Secondo l’Unesco, «servono impegni più forti e più chiari» da parte del governo australiano. L’Unesco dà «un segnale sbagliato ai paesi che non stanno facendo gli investimenti di protezione della barriera corallina che stiamo facendo noi», ha commentato la ministra per l’Ambiente australiana, Sussan Ley, aggiungendo che il governo australiano «si opporrà fortemente» alle raccomandazioni dell’Unesco.