«Non limita la libertà d’espressione», ha assicurato il deputato Alessandro Zan

«Bene, era la richiesta della Lega. Sì alla libertà di amare, sì alla lotta contro ogni discriminazione, sì alla punizione di ogni genere di violenza». Così su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la richiesta che, secondo una ricostruzione del Corriere della Sera, il Vaticano avrebbe fatto al governo italiano di modificare il ddl Zan, la proposta di legge contro l’omotransfobia che ha ottenuto il via libera della Camera nel novembre 2020 e adesso è in discussione alla Commissione Giustizia del Senato. «No a censura e processi per chi ritiene che mamma, papà e famiglia siano il cuore della nostra società, no al gender nelle scuole, no a chi vuole rubare fiabe e sogni ai nostri bambini, no all’utero in affitto. Sempre dalla parte della Libertà e dei diritti», ha concluso il leader leghista. Salvini non è stato l’unico a commentare la vicenda. «Non limita in alcun modo la libertà di espressione, così come quella religiosa. E rispetta l’autonomia di tutte le scuole», ha assicurato il deputato Alessandro Zan, del Partito democratico, relatore della proposta. «Rimaniamo favorevoli a queste norme e al ddl Zan ma siamo sempre stati aperti al confronto in Parlamento», ha assicurato il segretario del Pd, Enrico Letta, a Radio Anch’io, in onda su Radio RaiUno. «Quindi guarderemo con la massima attenzione e con spirito di apertura ai nodi giuridici», ha concluso.