A raccomandarlo sono i pediatri, sottolineando che 26 ragazzi sono morti con il Covid-19

Tutti i bambini e gli adolescenti over 12 vanno vaccinati contro il coronavirus. A raccomandarlo è la Società italiana di Pediatria con un documento in otto punti, che ne riassume la posizione ufficiale, ricordando che «la pandemia da Covid-19 rappresenta una minaccia alla salute globale con un impatto senza precedenti negli ultimi 100 anni». Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il virus ha colpito marginalmente la fascia pediatrica dai 12 anni in su, sottolinea il documento. Questo, però, non significa che i giovani non siano a rischio: in Italia, tra i 4,2 milioni di casi di infezione da Sars-CoV-2 registrati ufficialmente – il dato è probabilmente sottostimato: molti casi sono sfuggiti al monitoraggio –, 638.000 hanno riguardato gli under 19, 26 dei quali hanno perso poi la vita (11 decessi nella fascia d’età compresa tra 0 e 9 anni, il resto tra i 10 e i 19 anni). «A questo si aggiunge che, in termini di sanità pubblica, la fascia di età pediatrica e adolescenziale può fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione», prosegue la Sip. «Per questo, seppur l’obbiettivo primario della vaccinazione è quello di non sviluppare la malattia, l’opportunità di implementare un’offerta vaccinale universale aiuterà notevolmente a ridurre non solo la circolazione dello stesso virus, ma soprattutto il rischio di generare varianti potenzialmente più contagiose o capaci di ridurre l’efficacia degli stessi vaccini in uso». La Società italiana di Pediatria sconsiglia la prescrizione di «farmaci finalizzati alla prevenzione degli eventuali eventi avversi postvaccinici».