Bruxelles dirà «sì» al PNRR italiano

Via libera al Recovery Plan o, meglio, PNRR italiano. La valutazione della Commissione Ue ha dato al “nostro” piano tutte A, il massimo voto, e una B alla voce “Costi”, come per gli altri piani approvati finora. Secondo quanto appreso e pubblicato dall’Ansa, nella pagella che sarà approvata entro domani e che la presidente Ursula Von der Leyen consegnerà al premier Draghi a Roma, si sottolinea che il piano «contribuisce ad affrontare in modo soddisfacente» le raccomandazioni specifiche della Ue. È stata avviata ufficialmente dalla Commissione UE questa mattina la “procedura scritta”, metodo di approvazione che non prevede la riunione fisica del collegio dei commissari ma solo l’ok dei gabinetti in forma scritta. Intervenendo, in video conferenza, alla seconda Conferenza di Taormina e Messina ospitata all’interno di Taobuk, il Commissario UE all’Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: «Mantenere gli impegni sarà fondamentale, ma anche difficile», ma «ci sono condizioni favorevoli con un’ampia maggioranza parlamentare guidata dall’uomo giusto al momento giusto, e cioè Mario Draghi». Stamattina è arrivato il via libera al PNRR dell’Austria che vale 3,5 miliardi di euro in sovvenzioni: «Il piano ha il giusto equilibrio, con oltre la metà dello stanziamento (59%, ndr) totale orientato verso obiettivi climatici», ha affermato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. Dalla stessa videoconferenza, Gentiloni ha anticipato che «per quanto riguarda le riforme indubbiamente c’è un collegamento tra il piano di Recovery e le riforme. L’Italia si propone nel piano di Recovery di intervenire in alcuni settori: penso alla giustizia, la concorrenza, al settore degli appalti pubblici e della pubblica amministrazione, al fisco. Tutte grandi questioni le cui riforme non saranno scritte a Bruxelles ma quest’ultima condizionerà l’erogazione delle risorse al raggiungimento degli obiettivi».