Prima conferenza stampa del presidente eletto

«Ogni negoziato che garantisce gli interessi nazionali sarà certamente sostenuto», ma non verranno autorizzati negoziati sul nucleare semplicemente «per il gusto di negoziare». Sono i primi chiarimenti che Ebrahim Raisi, Il presidente eletto dell’Iran, ha annunciato nel corso della sua prima conferenza stampa dopo la vittoria elettorale. «Il mio messaggio agli Usa è questo: tornate immediatamente all’accordo sul nucleare. Questa è la linea del governo attuale e del prossimo, vanno tolte tutte le sanzioni e ci devono essere verifiche su questo processo». Tuttavia, Raisi ha anche affermato di non aver intenzione di incontrare il presidente statunitense, Joe Biden. Le parole del nuovo presidente iraniano, peraltro, giungono l’indomani della ripresa dei colloqui a Vienna tra le delegazioni di Iran e Stati Uniti, impegnate a salvare l’accordo nucleare del 2015. Ma all’epoca, al governo di Teheran, c’erano i riformisti. La vittoria di Raisi riporta gli ultraconservatori ad avere un ruolo centrale nella politica iraniana e non è da escludere che tale avvicendamento al potere della Repubblica islamica possa, in realtà, condizionare il dossier. Non è un caso, allora, se l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, arrivando oggi al consiglio Esteri a Lussemburgo, ha auspicato che Raisi «non colpisca i negoziati sull’accordo sul nucleare in corso a Vienna, questa è la questione più importante». Intanto il nuovo premier israeliano Naftali Bennett guarda con preoccupazione al nuovo corso di Teheran e avverte l’Occidente per cui questa potrebbe essere l’ultima occasione per «capire con chi ha a che fare» prima di ritornare «all’accordo sul nucleare».