Le stime Coldiretti: l’associazione di categoria stima un aumento medio del 20%

L’anticipo di una settimana della fine del coprifuoco, con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, è un cambiamento importante che consente l’aumento del tempo per le consumazioni al tavolo e in alcuni casi anche per la possibilità di più turni. Così la Coldiretti ricordando che da oggi 250mila attività economiche tra bar, ristoranti e agriturismo rientrano in zona bianca, dove salta il coprifuoco. Secondo l’associazione di categoria tutto ciò si tradurrà in aumento del fatturato pari al 20% per la ristorazione, i cui «effetti si fanno sentire a cascata l’intero sistema agroalimentare con ben oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia a causa delle limitazioni». Secondo le stime più recenti, pubblicate nel Rapporto Ristorazione 2020 di Fipe-Confcommercio, nel corso dello scorso anno la spesa alimentare nelle attività ricettive è crollata di 31 miliardi di euro, con il 97,5% delle imprese che ha registrato un calo del fatturato. Per oltre la metà di questi il fatturato si è dimezzato. Circa un mese fa oltre otto imprenditori su dieci scommetteva su una ripresa del settore, «subordinata però alla fine dell’emergenza». Secondo gli intervistati da Fipe-Confcommercio, infatti, il 2021 sarà ancora un anno di fatturati in calo, mediamente del 20%, con il «66% dei responsabili di grandi aziende della filiera (industria, distribuzione e ristorazione) prevede una ripresa non prima del 2022-2023, mentre il 27% pensa che solo nel 2024 ci sarà una vera inversione del trend».