Lo rende noto l’ISTAT, sottolineando che l’Italia resta la meta preferita

Un italiano su due intende andare in vacanza, tra giugno e settembre. Lo rileva l’ISTAT, in occasione di un’indagine “ad hoc” realizzata con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sottolineando che l’Italia resta la meta preferita dei vacanzieri. Si tratta di un’analisi che offre «un quadro della tipologia di vacanza che intendono scegliere gli italiani in questa fase di uscita dall’emergenza sanitaria, evidenziando un’eterogeneità di propositi sia sul territorio sia per fasce di età». Rispetto alla scorsa estate, ci sono significative differenze – molti italiani hanno ricevuto (o riceveranno, a breve) una dose di vaccino, altri hanno completato il ciclo vaccinale –, anche se l’emergenza sanitaria continua ad influenzare le scelte degli italiani: i timori legati al Covid-19 sono stati indicati come motivazione principale dal 15% tra chi non intende andare in vacanza. Per una quota maggiore, pari al 32,7%, il “problema” è rappresentato dalla mancanza di risorse economiche. Al terzo posto, conclude l’ISTAT, ci sono i motivi di salute (12,8%). Tra quanti intendono andare in vacanza, la maggior parte intende scegliere come destinazione una regione diversa da quella di residenza (63,6%), minore la percentuale di chi invece non vuole lasciarla, pari al 33,3%. «Prevale una durata complessiva della vacanza non superiore a 14 giorni», osserva l’ISTAT. Il 34% di coloro che intendono andare in vacanza ha intenzione di scegliere una sistemazione collettiva – hotel/pensione/albergo –, il 32,4% preferisce la casa o l’appartamento di proprietà e il 26,3% affittare un alloggio. Il mezzo di trasporto personale è il più scelto per raggiungere il luogo di vacanza (84%). Nelle scelte, però, la pandemia «non condiziona la scelta del tipo di vacanza (63,9% dei rispondenti), così come quelle legate al mezzo di trasporto (68,1%) e al tipo di sistemazione (73,1%)».