Il tavolo permanente

Anche se le parti sociali potranno essere invitate a partecipare alle riunioni della cabina di regia, il punto di contatto fra il governo e il partenariato economico, sociale e territoriale è nel tavolo permanente, disciplinato all’articolo 3 del decreto-legge 77/2021. L’articolo non indica un numero, ma soltanto un criterio al quale l’esecutivo dovrà attenersi nella individuazione dei componenti, vale a dire un criterio di maggiore rappresentatività. Al tavolo potranno essere chiamati, oltre ai sindacati e alle associazioni datoriali, anche le regioni, gli enti locali, le università, gli enti di ricerca e i rappresentanti della società civile. Non sono previsti compensi, rimborsi o gettoni presenza.

Strutture a supporto

Le attività della cabina di regia, ma anche del tavolo permanente, sono supportate da una segreteria tecnica istituita, ai sensi dell’articolo 4, presso la presidenza del consiglio dei ministri. La segreteria tecnica ha una prospettiva temporale al 31 dicembre 2026, quindi superiore alla durata della legislatura e dello stesso governo. Il successivo articolo 5, invece, istituisce, sempre presso Palazzo Chigi, una apposita struttura di missione denominato unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione. In entrambi i casi sono fissati rispettivamente in 200mila e in 400mila la spesa massima ammissibile per il 2021 e per gli anni a seguire, fino appunto al 2026.