di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Si avvicina la data della riapertura delle urne elettorali, tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Le elezioni amministrative del prossimo autunno, le prime consultazioni della cittadinanza dopo l’emergenza Covid, saranno un test importante dal punto di vista politico, una prova significativa per partiti e coalizioni, dopo molti mesi di ipotesi basate sui sondaggi. Soprattutto, però, ed è questo che conta per i cittadini, serviranno a scegliere i nuovi amministratori di molte realtà locali nella speranza della miglior gestione possibile degli enti che pure hanno funzioni e compiti fondamentali. Città come Torino e Milano, Napoli e Bologna, abitate da milioni di italiani, dovranno eleggere sindaci e consiglieri comunali. La Calabria dopo la scomparsa di Jole Santelli. E poi Roma, fra le città chiamate alle urne il prossimo autunno. Inutile negare o minimizzare l’importanza di questa particolarissima sfida elettorale, dato il ruolo unico della Capitale, nucleo abitato da circa tre milioni di persone, oltre quattro se si considera l’intera città metropolitana, biglietto da visita turistico, politico, sociale ed economico dell’intero Paese. Roma in questi ultimi anni ha sofferto molto, la qualità della vita è sensibilmente peggiorata, non solo a causa della pandemia, ma per la presenza di gravi problemi di gestione, che non solo non sono in via di risoluzione, ma che col tempo sono ulteriormente peggiorati. Una città dalle potenzialità a dir poco uniche, eppure sprofondata in un triste declino. Al punto che, ormai, nonostante la presenza di elementi oggettivamente attrattivi – le principali istituzioni dello Stato, enti e ministeri, università e sedi di organizzazioni internazionali, la Città del Vaticano, il patrimonio artistico e culturale eccezionale, la posizione geografica strategica, l’essere snodo di tutte le arterie del trasporto e della comunicazione italiane – non riesce a crescere economicamente e socialmente. L’auspicio è quello di una svolta, di un cambiamento capace di ridare alla nostra Capitale il prestigio che merita, una buona qualità della vita, prospettive di sviluppo, come del resto accade nelle altre metropoli europee. Di vederla finalmente moderna e funzionale, lasciandosi alle spalle abbandono, incuria e degrado. La città allagata solo qualche giorno fa, le questioni Ama e Atac e tante altre. Ora anche il Centrodestra ha scelto il proprio candidato a sindaco per la città, Enrico Michetti, mentre il Partito Democratico opporrà l’ex ministro Roberto Gualtieri, alla sindaca uscente, Virginia Raggi. Certo i romani e tutti gli italiani meritano una capitale gestita in modo efficiente, della quale andare fieri e nella quale si viva serenamente. Non è facile risanare una situazione tanto complessa, ma auguriamo al vincitore, chiunque sia, e soprattutto a Roma, dopo le elezioni d’autunno, di riuscire a voltare pagina.