Il G7 chiede nuova indagine Oms su origine Covid

«L’America è tornata e le democrazie sono unite per affrontare le sfide del futuro». Ha esordito così il presidente americano Joe Biden, parlando dopo la moglie Jill davanti alle truppe alla Royal Air Force (Raf) Mildenhall, nel Regno Unito, la base aerea che supporta le operazioni dell’aviazione americana. La coppia presidenziale è atterrata ieri, in questo tour europeo che lo vedrà impegnato al G7, al successivo vertice Nato e infine nell’atteso incontro con il presidente russo, Vladimir Putin, il 16 giugno. Oggi il faccia a faccia con il premier britannico, Boris Johnson. Sempre ieri, Biden ha ribadito che «non cerchiamo il conflitto, ma un rapporto stabile e prevedibile con la Russia», pur ricordando gli Stati Uniti risponderanno in modo «robusto e significativo» ad ogni azione ostile di Mosca. Biden ha inoltre affermato che quando incontrerà i leader dei paesi Nato a Bruxelles ribadirà l’impegno per l’articolo 5 sulla mutua difesa, che il predecessore Donald Trump non aveva confermato pubblicamente. Anche la Cina al centro dei temi che verranno affrontati nei prossimi giorni, compresi quelli relativi allo sviluppo della pandemia: i leader del G7 chiederanno infatti un’indagine nuova e trasparente dell’Oms sulle origini del coronavirus, stando a quanto appreso dall’agenzia Bloomberg. «È della più grande importanza sapere quali siano state le origini del Covid 19, per trarre le lezioni e sviluppare i giusti strumenti per garantire che questo non accada più. Per questo occorre che chi conduce l’inchiesta abbia pieno accesso alle informazioni e ai luoghi», ha osservato a tale proposito la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.