Indietro di vent’anni: la spesa media mensile delle famiglie crolla del 9% nel 2020. È la più accentuata dal 1997. I cali più drastici per Servizi ricettivi, ristorazione (-38,9%, 79 euro mensili) e ricreazione, spettacoli e cultura (-26,4%, 93 euro)

Secondo l’Istat nel 2020, la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.328 euro mensili in valori correnti, trovandosi così in calo del 9% rispetto al 2019. Considerata la dinamica inflazionistica (-0,2% la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività), il calo in termini reali è appena di meno ampio (-8,8%). Si tratta della contrazione più accentuata dal 1997 (inizio della serie storica), che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000. Un fenomeno simile si è verificato nel biennio 2012-2013, quando si registrò la flessione più ampia rispetto al 2011, ma complessivamente pari al 6,4%. Dunque di molto inferiore a quella rilevata nel 2020. Rispetto al 2019, restano invariate le spese per alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili, di cui 587 euro di affitti figurativi). Sono spese difficilmente comprimibili, solo marginalmente toccate dalle restrizioni governative e che, anzi, possono essere state favorite dalla maggiore permanenza delle famiglie all’interno dell’abitazione. Da un punto di vista geografico, il calo delle spese delle famiglie è diffuso su tutto il territorio nazionale, con differenze che riflettono la diffusione del Covid-19 e le misure di contrasto adottate: il calo della spesa mensile media delle famiglie è stato più intenso nel Nord Italia (-10,2% il Nord-ovest e -9,5% il Nord-est), poi nel Centro (-8,8%) e nel Mezzogiorno (-8,2% il Sud e -5,9% le Isole). Nello stesso 2020, anche il mutamento delle abitudini di consumo riflette i contorni della pandemia e delle misure adottate per contrastarla, con il risultato che si sono molto modificate le abitudini relative a spese per viaggi e vacanze, abbigliamento e calzature. La voce di spesa che le famiglie hanno maggiormente limitato è proprio quella per viaggi e vacanze. Sperare che quest’anno, il 2021, possa andare meglio si può, ma, secondo stime preliminari, la spesa media mensile nel primo trimestre del 2021 diminuisce del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2020, per gli effetti persistenti della crisi sanitaria. Al netto delle spese alimentari e per l’abitazione, il calo è più ampio e pari a -7,5%.