«L’allarme sullo stop è ingiustificato. C’è bisogno di personale negli stabilimenti»

Sostiene il vicepresidente di Federmeccanica, Fabio Astori, che è intervenuto nel corso della presentazione della 158° edizione dell’indagine congiunturale che il tema dei licenziamenti nell’industria metalmeccanica è «ingiustificato», perché «c’è bisogno di personale negli stabilimenti e non negli uffici e ci contendiamo i profili. Ne abbiamo bisogno non per un tempo limitato». Dunque, i timori di una strage occupazionale, con la fine dello stop ai licenziamenti a fine giugno, sarebbero smentiti dagli addetti ai lavori, quanto meno del settore Metalmeccanico. Tutto a posto, allora? Non proprio: più della metà delle imprese, circa il 56%, si è detta pronta ad assumere, evidenziando però difficoltà nel reperire i profili professionali necessari per lo svolgimento dell’attività aziendale. Per il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, si tratta di «un dato peggiore di quello già estremamente negativo rilevato circa due anni fa, quando erano il 47% le aziende che evidenziavano lo stesso problema», ha dichiarato all’agenzia Adnkronos. Le competenze più difficili da reperire tecniche di base/tradizionali (per il 42% degli intervistati), seguite da quelle trasversali (31%) e dalle competenze tecnologiche avanzate/digitali (24%). Il problema è sempre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.