La giornata dei dipendenti sarà divisa in tre fasce; via tutti gli extra

Non gli aspetti economici, ma quelli normativi con riferimento, in particolare, alla gestione del lavoro agile. La prima tornata di confronto informale fra le organizzazioni sindacali di categoria e l’Aran, l’agenzia pubblica che contratta per nome e per conto della pubblica amministrazione, si è incentrata soprattutto sulle nuove regole da adottare per lo smart working. Nella bozza in visione, il lavoro agile, riprendendo una formulazione già adottata dallo scorso mese di agosto, è una della modalità organizzative con le quali si può svolgere l’attività lavorativa, sempre però con l’obiettivo di migliorare i servizi erogati al cittadino. Viene così formulato quel cambio di prospettiva annunciato dal ministro Renato Brunetta, con l’attenzione che si sposta dalle esigenze del dipendente a quelle dell’utente. Non tutti i dipendenti potranno accedere allo smart working per cui la priorità andrà ai genitori con figli con meno di tre anni, ai dipendenti con handicap e a coloro che assistono familiari in situazione di handicap, i cosiddetti caregiver. La giornata lavorativa sarà suddivisa in tre fasce: la prima di immediata disponibilità, la seconda con il dipendente contattabile via telefono o mail, la terza con la disconnessione. Sono infine destinate a venir meno tutte le varie voci connesse al lavoro straordinario, su turni, per sedi disagiata e le altre indennità economiche extra.