Non è indicato il numero dei componenti, ma soltanto il criterio di selezione

Le attività del Piano nazionale di ripresa e resilienza stanno per entrare nel vivo con la prima tranche di risorse che arriveranno da Bruxelles e Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le altre parti sociali aumentano il pressing sul presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi. Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale del decreto-legge 77/2021, il quadro appare sicuramente più chiaro, anche se non mancano alcuni tasselli da definire. Il decreto-legge prevede, infatti, una cabina di regia presso la presidenza del consiglio dei ministri alla quale sono chiamati a partecipare i ministri e i sottosegretari di volta in volta competenti. Non quindi una struttura definita a monte, ma una squadra a formazione variabile a seconda delle necessità. Accanto alla cabina, ma con compiti diversi, è prevista l’istituzione di un tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. Questo consesso è composto dai rappresentanti delle parti sociali, del governo, delle regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano, degli enti locali e dei rispettivi organismi rappresentativi, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile. Non si indica il numero dei componenti, ma si parla di individuazione dei componenti con criteri di maggiore rappresentatività. Di certo, non mancheranno polemiche al momento della sua composizione.