Inaugurerà il “Decennio dell’Onu per il ripristino dell’ecosistema”

Si celebra domani la “Giornata mondiale dell’Ambiente”, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il ripristino degli ecosistemi danneggiati dall’uomo è il tema scelto per l’edizione di quest’anno, che inaugurerà il “Decennio dell’Onu per il ripristino dell’ecosistema”. Perché è così importante il ripristino dell’ecosistema? «Un recente rapporto dell’Unep ha riscontrato che i benefici economici del ripristino degli ecosistemi sono sbalorditivi», si legge sul sito dedicato alla Giornata. Da oggi al 2030, ad esempio, il ripristino di 350 milioni di ettari di ecosistemi terrestri e acquatici degradati potrebbe generare 9.000 miliardi di dollari di servizi ecosistemici, e rimuovere fino a 26 miliardi di tonnellate di gas serra dall’atmosfera. I benefici economici sono dieci volte superiori alla spesa per gli investimenti, mentre non fare nulla è almeno tre volte più costoso che il ripristinare l’ecosistema. Tantissimi sono gli eventi in programma per celebrare la Giornata, quest’anno ospitata dal Pakistan che, con l’occasione, lancerà il suo progetto “Tsunami di 10 miliardi di alberi”, che prevede di piantare 10 miliardi di alberi al 2023. Mentre gli hashtag che accompagneranno sulle piattaforme social sono #GenerationRestoration e #WorldEnvironmentalDay. Secondo l’Onu, i piani di ripresa dall’emergenza sanitaria offrono un’opportunità da sfruttare: trasferire gli investimenti verso «un’economia del ripristino» che possa generare milioni di posti di lavoro «verdi».