Sul punto il presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, è tornato più volte: larga parte del successo della nostra battaglia contro il Covid-19 e per il rilancio dell’economia si gioca proprio sul versante della salute, tema al quale è dedicato il titolo III del decreto-legge 73/2021. Gli articoli sono quelli compresi fra il 26 e il 35. L’articolo 26, nello specifico, contiene una serie di disposizioni in materia di liste di attesa e di utilizzo flessibile delle risorse: si tratta di prestazioni sovente non erogate proprio per le limitazioni imposte dal Covid-19. All’articolo 27 è collegata una tabella con la quale si definiscono le tempistiche relative alle attività di monitoraggio per i pazienti guariti dal Covid-19: l’attività è importante, in quanto decisiva per conoscere l’evoluzione dell’intero percorso. 500 milioni vanno invece alla partecipazione italiana ad iniziative internazionali in materia di salute e clima: la previsione è contenuta all’articolo 28 e si rende necessaria alla luce delle enormi difficoltà che i Paesi più poveri e popolosi stanno incontrando nell’approvvigionamento del vaccino. L’articolo 29 punta alla riorganizzazione della rete dei laboratori del Ssn, mentre il successivo articolo 30 guardo al rafforzamento della sanità militare e della capacità produttiva nel settore vaccinale, aspetto quest’ultimo sul quale interviene anche il successivo articolo 31 che riconosce un credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo di vaccini e farmaci. Molto atteso il provvedimento contenuto all’articolo 32, il quale riconosce un credito di imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione; sono disponibili 200 milioni di euro. L’articolo 33 risponde ad una necessità più volte evidenziata dagli addetti ai lavori: si attua un potenziamento dei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza con reclutamento straordinario di psicologi. 1,650 miliardi vanno infine al commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo.