di Francesco Paolo Capone (Segretario Generale UGL)

Un provvedimento urgente che deve essere letto in parallelo con l’accelerazione nella campagna vaccinale. Ecco cosa è il decreto-legge Sostegni bis, la cui conoscenza approfondiamo in questo numero di Meta sabato. L’avvento al governo di Mario Draghi e il repentino cambio alla guida della struttura commissariale per l’emergenza Covid-19, con il passaggio dalle primule di Domenico Arcuri ai punti di vaccinazione in ogni angolo disponibile, ci stanno permettendo di guardare al domani con più fiducia. È evidente a tutti che non siamo ancora fuori dalle emergenze: la situazione sanitaria è in netto miglioramento, ma se guardiamo agli aspetti sociali e del lavoro siamo ancora in balia degli accadimenti, con davanti ancora diversi mesi molto difficili. È in un tale contesto che dobbiamo quindi calare il decreto-legge 73/2021, perché è altrettanto evidente che nessuno ristoro a posteriori potrà ripagare le imprese e i loro dipendenti per quanto perso in questa lunga fase di crisi. Gli oltre 15 miliardi di euro stanziati per i contributi a fondo perduto sono un ottimo segnale, come pure il potenziamento dei sostegni al reddito per le categorie di lavoratori maggiormente esposti e per i disoccupati espulsi dal mercato del lavoro dalla sera alla mattina. Ma per tutti la cosa più importante è sapere che abbiamo davanti una prospettiva ben diversa rispetto a quella tracciata soltanto sei mesi fa con la legge di bilancio dall’allora premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri. Sono tanti gli aspetti di cui si potrebbe parlare; è giusto però evidenziare un punto: gli uffici scolastici regionali devono accelerare sugli organi per dare serenità alle famiglie.