Il titolo II del decreto-legge 73/2021 impatta su quella che rimane una grande questione irrisolta, vale a dire la difficoltà di accedere al credito e la carenza di liquidità delle imprese italiane. Come si ricorderà, uno dei primi atti dell’allora premier Giuseppe Conte e del ministro dell’economia Roberto Gualtieri fu quello di adottare un provvedimento urgente per favorire la liquidità delle imprese: a conti fatti, quel provvedimento ha prodotto meno di quanto sperato. Il Sostegni-bis ritorna sul tema. L’articolo 12 prevede un fondo di garanzia per le Pmi per finanziamenti a medio-lungo periodo in ricerca, sviluppo e programmi di investimento. La dotazione è di un miliardo di euro. Il successivo articolo 13 apporta delle modifiche proprio al citato decreto Liquidità (decreto-legge 23/2020), mentre l’articolo 14 introduce una agevolazione sulle plusvalenze delle start up innovative, proprio per favorire gli investimenti. L’articolo 15 destina 100 milioni per lo sviluppo di canali alternativi di finanziamento delle imprese, mentre il successivo articolo 16 proroga la moratoria per le Pmi. L’articolo 17 apporta alcune modifiche alla disposizione di legge che istituisce il cosiddetto Patrimonio dedicato, lo strumento finanziario che dovrebbe supportare gli investimenti nell’economia reale. Oltre alla proroga di alcune disposizione di carattere fiscale, il decreto-legge stanzia un miliardo per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali. 300 milioni vanno al trasporto aereo di linea di passeggeri.