Novità importanti sul versante del contributo a fondo perduto riconosciuto alle imprese che maggiormente hanno sofferto e stanno soffrendo gli effetti negativi della pandemia da Covid-19. L’articolo 1 del decreto-legge 73/2021 prevede infatti tre percorsi, il primo dei quali in linea con quanto disposto con i provvedimenti precedenti: un ristoro pari al 100% di quanto ricevuto in precedenza con una dotazione finanziaria di 8 miliardi di euro. In alternativa, è previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto parametrato all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi; questo meccanismo viene incontro soprattutto alle imprese che hanno una maggiore stagionalità. Sono previste delle soglie percentuali e di ricavi o compensi. In questo caso, gli oneri sono quantificati in 3,4 miliardi. Una terza tipologia di contributo di fondo perduto guarda al peggioramento del risultato economico di esercizio; è però atteso un decreto attuativo, fermo restando il tetto complessivo di 4 miliardi. Fra le altre misure contenute al titolo I del decreto-legge, si segnala l’istituzione di un fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse (100 milioni di dotazione), un incremento delle risorse destinate al ristoro delle attività nei comuni a vocazione montana (+100 milioni), l’estensione e la proroga del credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo nonché la proroga della riduzione degli oneri delle bollette energetiche. L’articolo 6 destina 600 milioni di euro ai comuni per la concessione di agevolazioni sulla Tari, mentre il successivo articolo 7 prevede alcune misure urgenti a sostegno del settore turistico e delle attività commerciali e economico nelle città d’arte, duramente colpite dalle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica. L’articolo 8 interviene a sostegno del settore tessile e della moda. L’articolo 9 proroga la sospensione delle attività dell’agente della riscossione e dei termini della plastic tax, mentre l’articolo 10 guarda allo sport.