Secondo la Fondazione Gimbe si è passati da 3.743 a 1.323 letti occupati

Nell’arco degli ultimi 50 giorni i posti letto occupati in area medica per Covid-19 sono passati da 29.337 a 8.557, mentre quelli in terapia intensiva sono scesi a 1.323 dai 3.743 del sei aprile, riportando rispettivamente cali del 70,8% e del 64,7%. È quanto emerge dalle consuete rilevazioni indipendenti della Fondazione Gimbe, secondo cui si registra anche un notevole calo delle persone in isolamento domiciliare, passate dalle 540.855 del picco del 28 marzo a 258.265, con un -52,2%. Nella settimana 19-25 maggio 2021, rispetto alla precedente, la Fondazione ha rilevato un’ulteriore diminuzione sia di nuovi casi (30.867 da 43.795) che dei decessi (1.004 da 1.215). In calo anche i casi attualmente positivi (268.145 da 315.308), le persone in isolamento domiciliare (258.265 da 302.080), i ricoveri con sintomi (8.557 da 11.539) e le terapie intensive (1.323 da 1.689). Per quanto riguarda i vaccini, Gimbe spiega che al 26 maggio il 36,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (in termini assoluti si parla di 21.677.111 soggetti), mentre il 17,9% ha completato il ciclo vaccinale (per un totale di 10.647.817 di in individui). Nel dettaglio le rilevazioni mostrano che il 78,9% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con importanti differenze regionali. In Puglia, Veneto, Lombardia, Molise, Provincia autonoma di Trento, Lazio ed Emilia-Romagna, infatti, superano l’80%, mentre in Calabria e Sicilia restano ancora sotto il 70%.