Vietato licenziare solo per le aziende che useranno la Cig Covid

Nel decreto Sostegni bis uscito martedì, la proroga del blocco dei licenziamenti annunciata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando non è presente. Resta la data originaria del 30 giugno e non più quella del 28 agosto, come termine finale del blocco per le aziende che possono accedere alla Cig ordinaria. È, però, previsto che le aziende che richiederanno la Cig ordinaria Covid a partire dal prossimo 1° luglio si impegneranno comunque a non licenziare i propri dipendenti fino al 31 dicembre 2021. Restano agganciate le due principali misure volte a tutelare il lavoro dipendente durante la pandemia: le aziende che non avranno più necessità di utilizzare la Cig Covid potranno licenziare, le altre, quelle che ancora avranno bisogno di usare questo strumento, non potranno. Una soluzione di compromesso su un tema che ha generato un serrato dibattito. “La norma è stata elaborata in poche ore in modo da dare più strumenti alle imprese per attenuare l’impatto della fine del blocco dei licenziamenti. La sostanza è rimasta, con gli incentivi alle imprese a usare la cassa integrazione fino a fine anno senza dovervi contribuire. In cambio si impegnano a non licenziare”, così Orlando. Eppure non sembrano soddisfatti né Confindustria né i Sindacati, che annunciano una mobilitazione per il prossimo venerdì e parlano di un range di lavoratori a rischio licenziamento a partire dal prossimo luglio che oscilla fra i 500mila e i due milioni.