Si è rotto un cavo e non ha funzionato il freno di emergenza

Ha causato 14 vittime la cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata domenica poco dopo le 12. Ad avvertire le autorità è stato un uomo che ha assistito al crollo della cabina. Sulla vicenda la procura di Verbania ha aperto un fascicolo, ma quello che finora è emerso è che si sarebbe rotto un cavo e che non avrebbe funzionato il freno di emergenza della cabina. Il responsabile provinciale del soccorso alpino, Matteo Gasparini, ha spiegato all’ANSA che «sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato». Il fatto che il freno non si sia attivato, ha spiegato ancora Gasparini all’agenzia di stampa, «ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno». Si attendono, intanto, aggiornamenti sulle condizioni di salute dell’unico superstite della tragedia, un bambino di cinque anni. La procuratrice capo di Verbania, Olimpia Bossi ha spiegato che «la cabina è slittata a valle senza che il sistema di emergenza sia entrato in funzione. Questo è verosimilmente successo e questo è oggetto di indagine per capire se può essere un malfunzionamento o altro».