Il capitolo è ancora tutto da scrivere; intanto si fanno i primi conti sulle varie ipotesi

La pratica ancora non è stata aperta in maniera ufficiale, anche se, chiaramente, sono diversi i dossier che stanno girando dalle parti del ministero del lavoro e dell’Inps, impegnati peraltro con la questione dell’aspettativa connessa al tipo di lavoro svolto e con l’altra della distinzione fra spesa previdenziale e spesa assistenziale. Il capitolo pensione rimane comunque sempre molto caldo, considerando che il prossimo 31 dicembre va a scadenza la sperimentazione di quota 100 che il premier Mario Draghi ha detto di non voler confermare. Fra le alternative possibili, si è parlato di quota 102, con innalzamento dell’età pensionabile, e di introduzione di quota 41, che guarda soltanto all’anzianità contributiva, senza tener conto dell’età anagrafica. Secondo uno studio di Progetica, entrambe le soluzioni comporterebbero una riduzione dell’assegno pensionistico fra il 12 e l’8% in ragione del maggiore o minore anticipo rispetto alla Fornero.