Boom della “Tv fuori dalla televisione”, ma in 3,5 milioni non hanno internet

Il 2020 sarà ricordato come l’anno in cui la popolazione italiana, segregata per il Covid-19, ha compiuto un balzo nella digitalizzazione. Si è dotata di nuove connessioni e device, ha imparato velocemente a governarli e ha avviato una fruizione più consapevole dei contenuti multimediali e con l’utilizzo di smart Tv, computer e smartphone ha incrementato notevolmente la visione della cosiddetta TV fuori dal televisore. Così il presidente di Auditel, Andrea Imperiali, in occasione della presentazione al Senato della Relazione Annuale 2021. Dallo studio emerge però che, se da un lato si è fatto effettivamente questo salto in avanti, dall’altro c’è un ritardo che necessita di essere colmato: ben 3,5 milioni di famiglie italiane ancora non hanno una connessione internet. Si tratta di famiglie, avverte Imperiali, che «rischiano di essere totalmente emarginate dalle dinamiche in atto». Nel corso dello scorso anno, emerge dal report, le visualizzazioni dei contenuti televisivi sui device digitali sono aumentate del 63%, mentre il tempo passato a guardare i contenuti TV è balzato del +136%. Anche la pubblicità, che in generale non se la sta passando bene, ha registrato un miglioramento, crescendo del 53%. Secondo lo studio, il fenomeno streaming è destinato a crescere ancora: le stime di mercato indicano un +30% annuo da qui al 2025 per il consumo video, con il traffico dati da smartphone previsto in crescita a 24 gigabyte mensili dai 7,2 attuali.