Fermato ieri a Minsk dopo dirottamento del volo Ryanair

Dagli Stati Uniti arriva una dura condanna per il comportamento della Bielorussia e chiedono l’immediato rilascio del giornalista bielorusso Roman Protasevich. Ma cosa è successo domenica? Un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius è stato dirottato a Minsk da alcuni aerei militari. Tra i 170 passeggeri c’era il giornalista Roman Protasevich, 26 anni, ex creatore del canale Telegram di opposizione Nexta e critico del governo di Aleksandr Lukashenko, il quale è stato arrestato una volta a terra (arrestata anche la sua ragazza, Sophia Sapega, cittadina russa di 23 anni, si è poi appreso nella giornata di oggi). L’ordine di affiancare il volo Ryanair era giunto ufficialmente per un allarme bomba a bordo ed è stato dato ieri «personalmente» dal presidente Lukashenko. A riferirlo sono stati i media di Stato della Bielorussia, a cominciare dall’agenzia di stampa Belta. Il velivolo è poi ripartito per Vilnius, la capitale della Lituania, arrivando a destinazione con circa sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto. Il fatto è stato condannato dalla comunità internazionale. Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, la mossa del governo bielorusso ha rappresentato «un comportamento irresponsabile e illegale» e ha annunciato che «ci saranno conseguenze». Sulla stessa linea Washington, che attraverso il segretario di Stato, Antony Blinken, ha fatto sapere che gli Usa si stanno coordinando con i propri alleati sui «prossimi passi». Mosca ha invece definito scioccanti le accuse occidentali contro la Bielorussia.