Il leader leghista chiede di «resettare tutto» e trovare nuovi componenti per il comitato

L’affaire Copasir prosegue. «Partito democratico, Movimento 5 stelle e compagnia sono attaccati alla poltrona, dispiace per loro», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, all’indomani delle dimissioni dei leghisti Raffaele Volpi e di Paolo Arrigoni dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che esercita il controllo del Parlamento sull’operato dei servizi segreti. Del Copasir, tra l’altro, Volpi ne era il presidente. «Resettiamo tutto. Troviamo nuovi componenti del Copasir, che poi eleggeranno un nuovo presidente», ha chiesto Salvini, continuando a chiedere le dimissioni dei componenti Pd e M5s del comitato. Un passaggio necessario: senza, i presidenti di Camera e Senato non possono intervenire. «Il Copasir deve essere guidato da qualcuno al di sopra di ogni sospetto e lontano da certe amicizie», ha replicato Salvini a chi gli chiedeva un commento sul prossimo presidente, dicendosi disponibile ad un’eventuale elezione di Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, il partito al quale dovrebbe andare la presidenza: la legge n.124 del 3 agosto 2007 prevede l’assegnazione di cinque componenti su dieci all’opposizione, tra cui poter scegliere l’eventuale presidente.