Hanno lasciato le proprie case, a causa di conflitti o disastri naturali

Nel 2020, nel mondo, 40,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case, a causa di guerre e disastri naturali. A stimarlo è un rapporto delle ong Internal Displacement Monitoring Centre e Norwegian Refugee Council, sottolineando che si tratta del dato più alto nell’ultimo decennio. Secondo il report, 30,7 milioni di persone hanno lasciato le proprie abitazioni a causa di disastri naturali, in particolare quelli legati a condizioni meteorologiche estreme (inondazioni, cicloni intensi, piogge monsoniche…) e altre 9,8 milioni a causa di conflitti e violenze. Alla fine dell’anno scorso, dunque, risultavano sfollate 55 milioni di persone. Un record. «I numeri quest’anno sono insolitamente alti», ha commentato la direttrice dell’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), Alexandra Bilak, sottolineando che l’incremento degli sfollati interni è stato «senza precedenti».