Saldo positivo nei primi quattro mesi dell’anno, anche se siamo lontani dal 2019

La tendenza appare promettente, anche se, oggettivamente, il percorso è ancora molto lungo. Nei primi quattro mesi dell’anno, il saldo fra attivazioni e cessazioni è infatti tornato in territorio positivo per 131mila unità, un risultato ancora più apprezzabile se guardiamo a cosa era successo nello stesso periodo dello scorso anno, quando il saldo era stato negativo per 230mila unità. Tornando indietro con il tempo al primo quadrimestre del 2019, in quei mesi le attivazioni avevano superato le cessazioni per 255mila unità. A conti fatti, quindi, una minima ripresa sembra esserci, anche se andrà osservato con attenzione cosa succederà con la fine del blocco dei licenziamenti che ha tutelato, nell’ultimo anno, soprattutto i titolari di contratti di lavoro a tempo indeterminato. Aspetto quest’ultimo sul quale sono intervenuti più volte i numeri uno di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, peraltro con accenti molto diversi. Guardando ai settori, manifattura e costruzioni stanno trainando la ripresa, tanto che il saldo positivo è quasi interamente ascrivibile a questi comparti. È opportuno però osservare come, con riferimento all’edilizia, la grande attenzione mostrata verso il superbonus per l’efficientamento energetico si sta scontrando con la complessità della disciplina, con enti locali e professionisti in grossa difficoltà nel mettere insieme tutti i documenti necessari per accedere all’agevolazione fiscale.