Particolarmente difficile la fase di lockdown, che ha costretto molte vittime alla convivenza forzata con gli autori delle violenze

Nel 2020 le chiamate al 1522 – il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking – hanno registrato un’impennata rispetto all’anno precedente: su base annua, sono aumentate del 79,5%. Sia per telefono sia via chat. Lo rivela l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, sottolineando che le chiamate hanno iniziato a crescere in modo «esponenziale» a partire dal marzo del 2020 per poi proseguire ad aprile e a maggio, in questi ultimi due mesi gli incrementi sono stati rispettivamente del 176,9 e del 182,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «La convivenza forzata durante la fase di lockdown – osserva l’Istat – ha rappresentato in alcuni casi il detonatore per l’esplosione di comportamenti violenti, in altri l’aggravante di situazioni che già precedentemente erano violente, che hanno spinto, anche in contesti internazionali, a parlare di una doppia pandemia: epidemiologica e di violenza». Spesso gli autori delle violenza sono vicini alla vittima, familiari o i partner attuali, i primi sono i responsabili del 18,5% delle violenze registrate nel 2020, in aumento rispetto al 2019 (+18,5%), i secondi del 57,1%. Spesso la casa è il luogo dove avviene la violenza: dal 2013 al 2020, sottolinea l’Istat, il 75% delle vittime indica le mura domestiche come il luogo dove si consuma l’atto violento. La violenza è principalmente fisica (47,9%), ma quasi tutte le donne hanno subito più di una forma di violenza e tra queste emerge quella psicologica (50,5%). Nel riferire i dati, l’Istat sottolinea che questi rivelano l’importanza delle campagne di sensibilizzazione: «Ciò che impatta di più sull’incremento delle chiamate è la commemorazione del 25 novembre (giornata mondiale contro la violenza sulle donne), che sembra agire sulle vittime come “effetto motivazionale” nella ricerca di un supporto esterno. In questa data, infatti, si amplia la platea di chi parla pubblicamente della violenza contro le donne, si moltiplicano le iniziative, si rende visibile ciò che durante l’anno non lo è».

Se sei vittima di violenza, puoi chiamare il 1522. Il numero è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. I «casi di violenza che rivestono carattere di emergenza» prevedono l’intervento delle forze dell’ordine.