Il premier ha ribadito che «nessuno sarà lasciato solo in acque territoriali italiane»

Il governo italiano è impegnato «esercitare una pressione intra-europea affinché si torni ad una ridistribuzione efficace dei migranti». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo nel corso del Question Time alla Camera dei deputati. Accolta così la richiesta delle forze di centrodestra, che nei giorni scorsi hanno sollecitato il governo ad agire a livello europeo, dopo l’aumento degli sbarchi sulle coste italiane. Chi decide di imbarcarsi, spesso utilizzando imbarcazioni di fortuna, non può essere lasciato in mare, ha ribadito il premier, illustrando la linea che il governo intende adottare: «A fronte di questa complessa e drammatica realtà politica, sull’immigrazione il governo vuole seguire una politica equilibrata efficace e umana, nessuno sarà lasciato solo in acque territoriali italiane, il rispetto dei diritti umani è una componente fondamentale nella politica migratoria», ha ribadito ai deputati. Ciò, secondo il premier, non toglie però che i flussi migratori vadano gestiti e contenuti, con l’aiuto dei Paesi da dove partono le barche cariche di migranti: «Ora è prioritario il contenimento della pressione migratoria nei mesi estivi con una collaborazione più intensa da Libia e Tunisia nel controllo delle frontiere».