di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale UGL

La Capitale e i romani sono molto stanchi e sfiduciati, non solo per le conseguenze devastanti della pandemia. I cittadini hanno il bisogno e il diritto non solo di sognare, ma di poter contare concretamente su un Sindaco capace di essere alla guida di una Città Metropolitana, dopo cinque anni di cattiva amministrazione dimostrata da indicatori economici e sociali, dall’ultimo scandalo dei Servizi Cimiteriali, dai rifiuti puntualmente accumulati ai lati delle strade, dalla gestione del traffico e del trasporto pubblico realizzata solo attraverso monopattini e piste ciclabili, dall’assenza di una visione di sviluppo per una città dalle enormi potenzialità e dalle 16 sostituzioni in Giunta, insostenibili per una vera squadra di calcio o per un’azienda solida. Nonostante ciò, la Sindaca uscente, Virginia Raggi, ritiene, grazie al sostegno dell’ex premier, Giuseppe Conte, e di un partito, il M5s, in dissoluzione e senza una chiara destinazione, grazie all’inerzia e all’inedia di un alleato, il PD, che in teoria avrebbe potuto esprimere candidati migliori del debole e “tattico” ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di potersi ricandidare e vincere. Proprio in un momento nel quale da una tragedia, la pandemia e i tanti lockdown, si sono venute a creare condizioni concrete di rinascita, rappresentate non soltanto dagli ingenti sostegni economici provenienti dall’UE, non è in alcun modo auspicabile né giusto per Roma e per i romani essere guidati, per altri cinque anni, da Virginia Raggi e dal M5s o da ciò che ne rimarrà e che nessuno sa né può prevedere. Sono in molti a riporre speranze e aspettative nella capacità di sintesi che il centro destra saprà dimostrare, nei prossimi giorni di confronto, nell’individuare una personalità di alto profilo quale candidato Sindaco di Roma. Con la persona giusta e un adeguato programma, esiste la quasi assoluta possibilità di vincere le amministrative a Roma e riportare la città allo splendore che merita e che invece giunte fallimentari di centro sinistra hanno tragicamente – e il rischio è anche definitivamente – offuscato. È un’occasione da non poter assolutamente perdere, non solo per il centro destra, che da questa eventuale vittoria cementerebbe ancora più l’alleanza, ponendo così le basi per un futuro successo alle prossime elezioni politiche, ma anche per l’orgoglio di una Capitale che da anni ha lasciato lo scettro ad un’altra importante e meritevole metropoli, Milano, di rappresentare con autorevolezza il nostro Paese. Milano è riuscita a diventare negli anni un polo di attrazione turistica, mantenendo il suo status di capitale dell’Industria e della Finanza, di testa della locomotiva che traina da sempre l’Italia. Roma non solo avrebbe delle potenzialità illimitate, superiori a qualsiasi altra città del mondo, ma ha anche il diritto-dovere di esprimerle tutte, essendo la Capitale d’Italia. È questo il momento per il centro destra di riscattare Roma dal suo evidente e doloroso, per chi la ama, fallimento.