«Sono stato chiaro e l’ho ripetuto in tutti i modi. Io non mi candido. Se ne facciano tutti una ragione». Così l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, commentando le indiscrezioni che lo vogliono in corsa alle prossime amministrative romane come sindaco per il centrodestra (il suo nome è particolarmente gradito a Matteo Salvini e Antonio Tajani). Dunque Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia rimangono alla ricerca di un candidato unitario da contrapporre al Partito democratico e al Movimento 5 stelle che, dopo mesi di discussioni-trattative, hanno deciso di presentarsi separatamente: i primi sosterranno la candidatura di Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia, i secondi lavoreranno per la riconferma di Virginia Raggi, definita dall’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte «un ottimo candidato». «Il modo sprezzante usato dai Cinquestelle contro il Pd a Roma dimostra ancora una volta che non c’è spazio per un accordo strategico coi grillini», ha commentato il leader di Italia viva, Matteo Renzi, aggiungendo: «Non coi sovranisti, non coi populisti». «Il candidato del Pd a Roma lo hanno scelto sostanzialmente i 5S, con il sostegno di Conte alla Raggi e minacciando di far cadere la regione in caso di candidatura di Zingaretti», ha osservato su Twitter Carlo Calenda, leader di Azione e candidato al Campidoglio.