Secondo Lega e Forza Italia, data la situazione epidemiologica, la misura può essere cancellata

Nodo coprifuoco: abolirlo? Posticiparlo? Prosegue il pressing del centrodestra sul governo affinché adotti la prima soluzione. Nel corso della riunione di questa mattina a Palazzo Chigi, il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha sollevato il tema delle riaperture e del coprifuoco, chiedendo e ottenendo «entro la settimana una valutazione dei dati» che descrivono la situazione epidemiologica nel Paese. Un passo inevitabile: qualsiasi decisione è vincolata all’andamento dei contagi, ha ribadito in diverse occasioni il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Se i dati sono positivi, il governo può valutare un allentamento delle misure restrittive, a partire proprio dal coprifuoco, auspicata principalmente dagli amministratori locali. «Abbiamo una visione che non è quella degli aperturisti senza se e senza ma che ha l’obiettività e il senso della realtà di chi guarda avanti e prende atto che è decisamente iniziata la fase della convivenza con il virus», ha detto oggi il governatore del Veneto, Luca Zaia, chiedendo al governo l’abolizione del coprifuoco. Sulla stessa linea il governatore della Liguria, Giovanni Toti: «Io lo cancellerei», ha ammesso, sottolineando che «gli italiani hanno capito perfettamente che dobbiamo lavarci le mani, stare un poco distanti e che dobbiamo tenere la mascherina sul naso». In Senato, Lega e Forza Italia hanno presentato una mozione che, tra le altre cose, chiede la riapertura di ciò che è ancora chiuso, stop del coprifuoco, centri commerciali aperti anche nel weekend.