Secondo la Fee, che assegna il riconoscimento, il 10% delle spiagge più pulite al mondo è nel nostro Paese

Ci sono più Bandiere Blu, in Italia. Quest’anno sono 201, le località rivierasche che possono vantare il riconoscimento attribuito dalla Fee – Foundation for Environmental Education, un’organizzazione non governativa internazionale –, in aumento rispetto le 195 del 2020. In crescita anche il numero dei porti turistici, passati da 75 a 81 che «dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale». Complessivamente, in Italia, sono 416 – erano 407, nel 2020 – le spiagge con mare cristallino, pari a circa al 10% dei lidi premiati a livello mondiale, ha puntualizzato la Fee, aggiungendo che le Bandiere sui laghi sono scese a 16 (-2 su base annua). A livello territoriale, prima tra le regioni italiane, si è confermata la Liguria, con 32 località. Migliora, conquistando la seconda posizione, la Campania con 19 Bandiere (con un nuovo ingresso ma anche un’uscita) che sorpassa e fa scivolare al terzo posto la Toscana che ottiene 17 vessilli blu (con tre uscite) a pari merito con la Puglia che guadagna due bandiere (tre nuovi ingressi e un’uscita). Sono 32 i parametri di valutazioni utilizzati dalla Giuria, che assegna questo riconoscimento, tra cui ci sono anche strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale.