di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale UGL

FondItalia conferma il suo appeal, maturato in tanti anni di apprezzato impegno quotidiano. Nonostante il Covid-19, l’Ente cresce per numero di iscritti, sia sul versante delle imprese che su quello dei lavoratori dipendenti, ai massimi da sempre

Alla vigilia del Primo maggio, una data che per il mondo del lavoro rappresenta un momento di festa, ma anche di profonda riflessione sulle cose che vanno e su quelle ancora da fare, i rappresentanti di Ugl e FedeTerziario si sono incontrati in quella che è l’assemblea dei soci di FondItalia. Un appuntamento che, nel nostro caso, va ben oltre il mero adempimento burocratico imposto da una norma di legge; Ugl e FederTerziario, in questi anni, hanno dimostrato una capacità di confronto che si è tradotta in un prodotto eccellente, appunto FondItalia, che sta incontrando un favore sempre più crescente nelle imprese e nei loro dipendenti. Questo perché, da subito, noi per parte sindacale e gli amici di FederTerziario per parte datoriale ci siamo incontrati nell’idea che la chiave di volta è nel dialogo e nella partecipazione e non nelle rivendicazioni strumentali, utili magari a far crescere il consenso nell’immediato, ma che, a lungo andare, non portano risultati concreti. Grazie all’impegno di tutti, ognuno per il proprio ruolo, FondItalia continua a crescere. Nonostante la drammatica crisi che stiamo vivendo a causa del Covid-19, le imprese aderenti sono aumentate anche nell’ultimo anno, arrivando a poco meno di 132mila, le quali occupano oltre 770mila lavoratori. Numeri importanti che certificano l’ottimo lavoro svolto in questi anni lungo tutto il Paese, se è vero, come è vero, che le prime due regioni per numero di addetti sono rispettivamente la Puglia e la Lombardia. FondItalia è formazione, ma anche è anche riflessione sul mondo del lavoro che cambia. Il presente numero di Meta sabato presenta infatti delle analisi sulle dinamiche del mercato del lavoro nel periodo post Covid-19.