Il nostro Paese è ultimo in Europa, secondo Report Senza Frontiere

Si celebra oggi la Giornata mondiale della libertà di stampa, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sottolinearne l’importanza e ricordare la necessità di rispettare la libertà di parola garantita dall’Articolo 19 della Dichiarazione dei diritti umani. «La libertà di stampa è un pilastro delle società democratiche, che possono prosperare solo se i cittadini hanno accesso a informazioni affidabili e fanno le proprie scelte con cognizione di causa», ha commentato l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell Fontelles, assicurando che l’Unione europea è «determinata a fare di più, in Europa e altrove». Spesso la libertà di stampa non è garantita, anche nelle più moderne democrazie: i giornalisti non incontrano difficoltà solo nei Paesi in stato di guerra, nelle dittature o dove il crimine organizzato e la corruzione dilagano. L’Italia non rappresenta un’eccezione, purtroppo. Secondo il World Press Freedom Index, curato da Report Senza Frontiere, il nostro Paese è al 41esimo posto della classifica, dietro i principali partner europei Germania e Francia, rispettivamente al 13esimo e al 34esimo posto. «È il risultato della situazione in cui si trovano numerosi colleghi minacciati, alcuni dei quali sotto scorta e dello stallo in cui versano le proposte di legge di tutela del diritto di cronaca e della professione», ha osservato il segretario Fnsi, Raffaele Lorusso, sottolineando che «l’informazione italiana è indebolita da problemi strutturali che colpiscono i cronisti e il mercato del lavoro, dove libertà e autorevolezza sono schiacciate dal peso insopportabile della precarietà».