Aumenti di retribuzione praticamente impercettibili con il Covid-19

La crisi sta avendo effetti diretti sui rinnovi dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Più delle difficoltà a sedersi intorno ad un tavolo per contrattare, sta evidentemente pesando l’incertezza complessiva su quello che potrà accadere nei prossimi anni. Il monitoraggio dell’Istat evidenzia bene cosa sta accadendo. I contratti collettivi scaduti sono 43, a fronte di 30 Ccnl vigenti per la parte economica, di cui otto appena rinnovati che interessano una platea quantificata in 300mila unità. I contratti scaduti, però, riguardano circa 9,7 milioni di lavoratori dipendenti, mentre coloro che hanno un contratto in vigore sono appena 2,7 milioni. Il tempo medio di rinnovo si sta, peraltro, dilatando: di cinque mesi e mezzo per tutti i lavoratori, ma, addirittura, di quasi un anno per quelli con contratto scaduto. Aumento impercettibile per le retribuzioni contrattuali: fra lo 0,6 e lo 0,9% nel settore privato; aumento nullo nel pubblico.